L’intelligenza artificiale è un settore scientifico che riguarda la creazione di computer e macchine in grado di ragionare, imparare e agire in un modo che normalmente richiede l’intelligenza umana o prevede l’analisi di dati la cui scala supera ciò che l’uomo è in grado di analizzare.

L’AI è un campo ampio che comprende molte materie diverse, tra cui informatica, analisi dei dati e statistiche, ingegneria hardware e software, linguistica, neuroscienze e persino filosofia e psicologia. 

A livello operativo per l’uso aziendale, l’AI è un insieme di tecnologie basate principalmente sul machine learning e sul deep learning, utilizzate per analisi dei dati, previsioni diverse, categorizzazione degli oggetti, elaborazione del linguaggio naturale, suggerimenti, recupero intelligente dei dati e altro ancora

COME FUNZIONA?

nche se le specifiche variano a seconda delle tecniche di AI, il principio fondamentale riguarda i dati. I sistemi di AI apprendono e migliorano grazie all’esposizione a grandi quantità di dati, identificando modelli e relazioni che potrebbero sfuggire agli esseri umani.

Questo processo di apprendimento spesso coinvolge algoritmi, che sono insiemi di regole o istruzioni che guidano l’analisi e il processo decisionale dell’AI. Nel machine learning, un sottoinsieme popolare dell’AI, gli algoritmi vengono addestrati su dati etichettati o non etichettati per fare previsioni o classificare le informazioni. 

Il deep learning, un’ulteriore specializzazione, utilizza reti neurali artificiali con più livelli per elaborare le informazioni, imitando la struttura e la funzione del cervello umano. Attraverso l’apprendimento e l’adattamento continui, i sistemi di AI diventano sempre più abili nell’esecuzione di attività specifiche, dal riconoscimento delle immagini alla traduzione delle lingue e altro ancora.

TIPI DI INTELLIGENZA ARTIFICIALE

L’intelligenza artificiale può essere organizzata in diversi modi, a seconda delle fasi di sviluppo o delle azioni in esecuzione. 

Ad esempio, sono comunemente riconosciute quattro fasi dello sviluppo dell’AI.

  1. Macchine reattive: AI limitata che reagisce solo a diversi tipi di stimoli in base a regole preprogrammate. Non utilizza la memoria e quindi non può apprendere con nuovi dati. Deep Blue di IBM, che nel 1997 ha battuto il campione degli scacchi Garry Kasparov, rappresentava un esempio di macchina reattiva.
  2. Memoria limitata: la maggior parte dell’AI moderna è considerata a memoria limitata. Può utilizzare la memoria per migliorare nel tempo grazie all’addestramento basato sui nuovi dati, solitamente attraverso una rete neurale artificiale o un altro modello di addestramento. Il deep learning, un sottoinsieme di machine learning, è considerato un’intelligenza artificiale con memoria limitata.
  3. Teoria della mente: l’AI con teoria della mente non esiste al momento, ma sono in corso ricerche sulle sue possibilità. Descrive l’AI in grado di emulare la mente umana e ha capacità decisionali pari a quelle di una persona, ad esempio sa riconoscere e ricordare emozioni e sa reagire in situazioni sociali come farebbe una persona. 
  4. Consapevolezza di sé: un livello sopra l’AI con teoria della mente, l’AI basata sul concetto di consapevolezza di sé descrive una macchina mitica che è consapevole della propria esistenza e ha le capacità intellettuali ed emotive di un essere umano. Come per l’AI con teoria della mente, l’AI basata sul concetto di consapevolezza di sé al momento non esiste.

Un metodo più utile per categorizzare in modo ampio i tipi di intelligenza artificiale è suddividerli per ciò che è in grado di fare la macchina. Tutto quello che chiamiamo intelligenza artificiale attualmente rientra nella cosiddetta intelligenza artificiale “limitata”, in quanto è in grado di eseguire solamente insiemi limitati di azioni, a seconda della programmazione e dell’addestramento. Ad esempio, un algoritmo di AI utilizzato per la classificazione degli oggetti non sarà in grado di eseguire l’elaborazione del linguaggio naturale. La Ricerca Google è una forma di AI limitata, così come l’analisi predittiva o gli assistenti virtuali.

L’intelligenza artificiale generale (AGI) è la capacità di una macchina di “sentire, pensare e agire” proprio come un essere umano. L’AGI non esiste attualmente. Il livello successivo sarebbe la superintelligenza artificiale (ASI), grazie alla quale la macchina sarebbe in grado di funzionare in maniera totalmente superiore a un essere umano. 

L'intelligenza artificiale e i suoi rischi - CreditNews

La realtà virtuale e la realtà aumentata non rappresentano più ipotetici scenari futuribili. Entrambe sono già piuttosto radicate nella quotidianità di tantissime persone e vengono utilizzate nell’ambito dei settori più disparati.

Non tutti sanno quali siano le caratteristiche di virtual reality e augmented reality. Anzi, quando si parla dell’una piuttosto che dell’altra, il rischio è sempre quello di fare confusione.

Per fortuna, esistono delle categorie che aiutano a capire quali siano le effettive differenze tra realtà virtuale e realtà aumentata. Differenze che però, da tanti punti di vista, sembrano esclusivamente concettuali.

Al giorno d’oggi realtà virtuale e realtà aumentata corrono praticamente di pari passo. In certi casi, si integrano a vicenda.

roprio dalla loro fusione, nascono le condizioni ottimali per consentire agli utenti di vivere esperienze incredibilmente immersive, dettagliate e appaganti.

Ora come non mai inizia a diventare sempre più importante conoscere i principi fondamentali sia della realtà aumentata, che della realtà virtuale. Ad esempio, conoscere qualcosa della loro storia.

La realtà virtuale è nata ufficialmente nel 1989 ed ha iniziato a diventare protagonista di dispositivi sempre più performanti con l’avvento del nuovo millennio. Anche la realtà aumentata ha preso piede a partire dagli anni ’90, soprattutto se tiene in considerazione la sua possibilità di integrarsi con oggetti fisici.

Qual è la differenza tra Realtà Aumentata e Virtuale? – Arweb.it
Qual è la differenza tra realtà virtuale e realtà aumentata? - Dgroove

Se ti stai chiedendo qual è la differenza principale tra augmented e virtual reality, si potrebbe rispondere così: nel caso della realtà aumentata è il mondo virtuale a “entrare” in quello reale, al contrario nel caso della realtà virtuale siamo noi a “entrare” in un mondo altro.

La realtà aumentata è un’esperienza interattiva che potenzia il mondo reale con informazioni percettive generate al computer. Utilizzando software, app e hardware come gli occhiali AR, la realtà aumentata sovrappone contenuti digitali in ambienti e oggetti reali.

La realtà aumentata può essere utilizzata anche dalle realtà museali e dalle pubbliche amministrazioni per comunicare con i cittadini informazioni importanti. Come strumento efficace e tecnologico di realtà virtuale, con la AR infatti, è possibile coniugare ingaggio e divertimento attraverso nuovi percorsi emozionali.

La realtà aumentata utilizza il tuo dispositivo per portare i contenuti digitali nel mondo reale. A differenza della realtà virtuale (VR), non servono visori, occhiali particolari o altre apparecchiature aggiuntive. Tutto ciò che serve è invece la fotocamera del tuo dispositivo e un’app AR.

Un non-fungible token (NFT, in italiano gettone non fungibile o gettone non riproducibile) è un tipo speciale di token, che rappresenta l’atto di proprietà e il certificato di autenticità, scritto su Blockchain, di un bene unico (digitale o fisico).

Investire in NFT per guadagnare | Guida per principianti

A quanto corrisponde 1 NFT in EUR? In questo momento, 1 NFT vale circa 0,0033 €.

Per creare i tuoi NFT, segui questi passaggi: scegli un’opera da digitalizzare, seleziona una blockchain adatta, configura un wallet, o portafoglio di criptovalute, scegli un marketplace e procedi al minting dell’NFT.

La classifica degli NFT più costosi al mondo

  • The Merge, Pak – 91,8 milioni $
  • Everydays, 5.000 days di Beeple – 69 milioni $
  • Serie da 9 CryptoPunk – 16.9 milioni $
  • CryptoPunk #7804 – 16,4 milioni $
  • Hashmasks – 16 milioni $
  • CryptoPunk #7523 – 11,7 milioni $
  • Crossroads di Beeple – 6,6 milioni $

Come si chiama il processo per creare un NFT?

Questa versione digitale non è altro che una lunga sequenza di numeri, 0 e 1 nel linguaggio informatico. Tale sequenza viene quindi “compressa” in una sequenza, chiamata hash, derivata da essa ma molto più corta, con un processo non invertibile conosciuto come hashing

Per acquistare un NFT, è necessario possedere un portafoglio digitale che supporti sia gli NFT che le criptovalute necessarie per il pagamento. Si accede a un marketplace di NFT come OpenSea.io o Rarible, si seleziona l’NFT desiderato e si procede all’acquisto, spesso utilizzando criptovalute come Ethe